miércoles, 8 de noviembre de 2017

LE LUCI DELLA CENTRALE ELETTRICA - TERRA (2017)

LE LUCI DELLA CENTRALE ELETTRICA - TERRA (2017)



1. A forma di fulmine

Possiamo correre, possiamo andarcene,
o stare immobili e lasciare tutto splendere
Possiamo prenderci, possiamo perderci,
dirci solamente cose semplici

Possiamo ridere e farci fottere,
ballare scoordinati e lasciare perdere
Possiamo credere, farci esplodere
come armi, solo chitarre elettriche
Possiamo illuderci, ballare stando fermi
e fare caso a quando siamo felici
Possiamo crescere ma ricordare per sempre
la tua piccola cicatrice a forma di fulmine

Poi continuare a vivere e non avere
niente da perdere

Possiamo correre, non sapere cosa fare,
metterci in salvo e poi metterci a piangere
Possiamo leggere e non sapere niente,
guarire le ferite, sparare sulla gente,
cantare ninne nanne, scatenare guerre,
poi riparare i danni, dare nomi alle stelle

Possiamo ridere, guardarci attraverso,
vedere al buio un aereo disperso
Possiamo vivere notti illuminate,
eterne promesse in fondo a piste sterrate
Possiamo fare mezze maratone
per raggiungere il tuo cuore irraggiungibile

Poi continuare a vivere e non avere
niente da perdere

Possiamo correre, essere grandine
in queste superpotenze debolissime
Possiamo costruire pace e grandi opere
che prima o poi ritorneranno polvere
Possiamo andare sulle stelle piu lontane,
anche se le metropolitane sono circondate
Possiamo navigare a vista senza regole,
avere tutto da vincere, niente da difendere

Possiamo illuderci, ballare stando fermi
e fare caso a quando siamo felici
Possiamo crescere ma ricordare per sempre
la tua piccola cicatrice a forma di fulmine

Poi continuare a vivere e non avere
niente da perdere
Poi continuare a vivere
Poi continuare a vivere
Poi continuare a vivere
Poi continuare a vivere
 
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1. En forma de rayo

Podemos correr, nos podemos ir,
o estar inmóviles y dejar todo relucir
Nos podemos tomar, nos podemos perder,
decirnos solo cosas simples

Podemos reír y hacernos joder,
bailar descoordinados y dejarnos ir
Podemos creer, hacernos explotar
como armas, solo guitarras eléctricas

Podemos ilusionarnos, bailar estando quietos
y hacer caso a cuando somos felices
Podemos crecer pero recordar para siempre
tu pequeña cicatriz en forma de rayo

Luego continuar a vivir y no tener
nada que perder

Podemos correr, no saber qué hacer,
ponernos a salvo y después ponernos a lloar
Podemos leer y no saber nada,
curar las heridas, disparar a la gente,
cantar nanas, desencadenar guerras
y luego reparar los daños, dar nombre a las estrellas

Podemos reír, mirarnos a través,
ver en la oscuridad un avión disperso
Podemos vivir noches iluminadas,
eternas promesas al final de pistas sin asfaltar
Podemos hacer medio maratón
para alcanzar su corazón inalcanzable

Luego continuar a vivir y no tener
nada que perder

Podemos correr, ser granizo
en estas superpotencias debilísimas
Podemos construir paz y grandes obras
que antes o después volverán a ser polvo
Podemos ir hacia las estrellas más lejanas
aunque los metropolitanos estén rodeados
Podemos navegar a ojo sin reglas,
tener algo que ganar, nada que defender

Podemos ilusionarnos, bailar estando quietos
y hacer caso a cuando somos felices
Podemos crecer pero recordar para siempre
tu pequeña cicatriz en forma de rayo

Luego continuar a vivir y no tener
nada que perder
Luego continuar a vivir
Luego continuar a vivir
Luego continuar a vivir
Luego continuar a vivir




2. Qui

Io sono nei detriti spaziali,
nelle notizie da casa dai fronti siriani
Sono negli alberi monumentali,
in quelli abbattuti, nei piani astrali
Sono tra i cercatori d'oro,
tra i fiori che crescono su ogni abbandono
Sono pericoloso io che ti rassicuro
e hai visto all'improvviso è arrivato il futuro

E adesso sono qui
È un superpotere essere
vulnerabili

Sono negli eventi catastrofici,
in quelli magnifici, dentro i fili elettrici
Sono nelle nuove idee,
in supermercati più grandi
delle più grandi moschee
Sono stato avvistato, identificato
Sono in cielo dopo che ha diluviato
Sono alla deriva nelle correnti,
tra pensieri, passaporti e vite precedenti

E adesso sono qui,
dove sono possibili
cose impossibili

Sono le tracce sparite nel vento,
un combattimento, un karma irrisolto
Sono in uno spazio sacro,
sono all'aperto o con il coprifuoco
Sono vuoto come un cielo stellato,
vedi bene al buio e ora è illuminato
Sono al di là della paura,
in quella prateria infinita,
piena di pericoli e strapiena di vita,
piena di pericoli, strapiena di vita

E adesso sono qui
È un superpotere essere
vulnerabili

E adesso sono qui,
dove sono possibili
cose impossibili

E adesso sono qui
È un superpotere essere
vulnerabili

E adesso sono qui,
dove sono possibili
cose impossibili

Io sono nei detriti spaziali,
nelle notizie da casa dai fronti siriani
Sono negli alberi monumentali,
in quelli abbattuti, nei piani astrali
Sono tra i cercatori d'oro,
tra i fiori che crescono su ogni abbandono
Sono pericoloso io che ti rassicuro
E hai visto all'improvviso è arrivato il futuro

E adesso sono qui  

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2. Aquí

Yo estoy en los detritos espaciales,
en las noticias de casa desde los frentes sirios
Estoy en los árboles monumentales,
en los abatidos, en los planos astrales
Estoy entre los buscadores de oro,
entre las flores que crecen sobre cualquier abandono
Soy peligroso, yo que te consuelo
Y has visto, al improviso ha llegado el futuro

Y ahora estoy aquí
Es un superpoder
ser vulnerable

Estoy en los eventos catastróficos,
en los magníficos, dentro de los hilos eléctricos
Estoy en las nuevas ideas,
en supermercados más grandes
que las más grandes mezquitas
He sido avistado, identificado
Estoy en el cielo después de que ha diluviado
Estoy a la deriva en las corrientes,
entre pensamientos, pasaportes y vidas precedentes

Y ahora estoy aquí,
donde son posibles
cosas imposibles

Soy las huellas desaparecidas en el viento,
un combate, un karma irresoluto
Estoy en un espacio sagrado,
estoy al abierto o con el toque de queda
Estoy vacío como un cielo estrellado,
ve bien en la oscuridad y ahora está iluminado
Estoy más allá del miedo,
en esa pradera infinita
llena de peligros y abarrotada de vida,
llena de peligros, abarrotada de vida

Y ahora estoy aquí,
es un superpoder
ser vulnerable

Y ahora estoy aquí,
donde son posibles
cosas imposibles.

Y ahora estoy aquí,
es un superpoder
ser vulnerable

Y ahora estoy aquí,
donde son posibles
cosas imposibles.

Yo estoy en los detritos espaciales,
en las noticias de casa desde los frentes sirios
Estoy en los árboles monumentales,
en los abatidos, en los planos astrales
Estoy entre los buscadores de oro,
entre las flores que crecen sobre cualquier abandono
Soy peligroso yo que te consuelo
Y has visto, al improviso ha llegado el futuro

Y ahora estoy aquí




 3. Coprifuoco

Cadeva la sera
su una bella e malandata Europa multiculturale,
su un altro bar che cambia gestione,
su un altro eroe da dimenticare

Il giorno degli attentati hai scritto,
per tranquillizzare tutti,
che come sempre eri da quelle parti
ma non eri tra i feriti o tra i morti

Arriverà la pace inaspettata e benedetta,
come ogni sera sarai stanca morta
Saranno tutti inginocchiati
in direzione del Nord America,
del nord Italia o della Mecca

Chiudere gli occhi per vedere fuori
l'inverno più mite degli ultimi diecimila anni,
quei quattro alberi, i tuoi santi protettori
e tua madre, la Madonna degli affanni

E dove c'era un minareto o un campanile
c'è un albero in fiore tra le rovine,
ci siamo noi due accecati dal sole
mentre cerchi di spiegare

cos'è che ci ha fatto inventare
la Torre Eiffel, le guerre di religione,
la stazione spaziale internazionale,
le armi di distruzione di massa,
le canzoni d'amore

Cos'è che ci rende unici e fragili
con sette vite e sette miliardi di desideri?
Una pelle molto sottile
sempre assaliti dai pensieri

Su questo pianeta chiamato Terra.
anche se come noi
è quasi soltanto acqua,
Come noi, tra un amore e una guerra
assediati da quello che manca

Era per andare via da me, da te
dalla piazza della cattedrale
Hai scoperto che Toronto
è una Varese più grande
a parte il freddo non si sta poi così male

E lì ci sono ragazze come te,
che da piccole sono state molto sole
e adesso sono più forti
di un intero paese
C'è un uragano con il tuo nome,
aerei militari
che come certi baci non fanno rumore

E dove c'era un minareto o un campanile
c'è un albero in fiore tra le rovine,
ci siamo noi due accecati dal sole
mentre cerchi di spiegare

cos'è che ci ha fatto inventare
la Torre Eiffel, le sinfonie di Beethoven,
la stazione spaziale internazionale,
le armi di distruzione di massa,
le canzoni d'amore

Cos'è che ci ha fatto inventare
la Torre Eiffel, le guerre di religione,
la stazione spaziale internazionale,
le armi di distruzione di massa,
le canzoni d'amore?

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3. Toque de queda

Caía la noche
en una bella y estropeada Europa multicultural,
en otro bar que cambia de dirección,
en otro héroe para olvidar

El día de los atentados has escrito,
para tranquilizar a todos,
que como siempre estabas por esa zona
pero no estabas entre los heridos o los muertos

Llegará la paz inesperada y bendita,
como cada noche estarás hecha polvo
Estarán todos arrodillados
en dirección a Norteamérica,
el norte de Italia o la Meca

Cerrar los ojos para ver fuera
el invierno más templado de los últimos diez mil años,
esos cuatro árboles, tus santos protectores
y tu madre, la Virgen de los jadeos

Y donde había un minarete o un campanil,
hay un árbol en flor entre las ruinas,
estamos nosotros dos cegados por el sol
mientras tratas de explicar
qué es lo que nos ha hecho inventar
la Torre Eiffel, las guerras de religión,
la estación espacial internacional,
las armas de destrucción masiva
y las canciones de amor

¿Qué es lo que nos hace únicos y frágiles,
con siete vidas y siete mil millones de deseos?
Una piel muy sutil,
siempre asaltados por pensamientos

Sobre este planeta llamado Tierra,
aunque si, como nosotros,
es casi solamente agua
Como nosotros, entre un amor y una guerra,
asediados por lo que falta

Era para separarte de mí, de ti,
de la plaza de la catedral
Has descubierto que Toronto
es una Varese más grande,
pero aparte del frío al final no se está tan mal

Y allí hay chicas como tú,
que de pequeñas han estado muy solas
y ahora son más fuertes
que un país entero
Hay un huracán con tu nombre,
aviones militares
que como ciertos besos no hacen ruido

Y donde había un minarete o un campanil,
hay un árbol en flor entre las ruinas,
estamos nosotros dos cegados por el sol
mientras tratas de explicar
qué es lo que nos ha hecho inventar
la Torre Eiffel, las sinfonías de Beethoven,
la estación espacial internacional,
las armas de destrucción masiva
y las canciones de amor

¿Qué es lo que nos ha hecho inventar
la Torre Eiffel, las guerras de religión,
la estación espacial internacional,
las armas de destrucción masiva,
las canciones de amor?




4. Nel profondo Veneto

Tempi presenti, casini interni, casini esterni
Tempi impossibili, tempi noiosi, tempi stupendi

E tu corri, tu cerchi di evitarti,
non sopporti più i rumori
e con dissimulata indifferenza
torni a casa dai tuoi genitori

Nel profondo Veneto,
dove il cielo è limpido,
dove il sole come te è sempre pallido

Dietro di te le macerie, le false speranze,
le case in cui avresti voluto vivere,
i ritmi per realizzare l'impossibile

Adesso puoi non pensare alla tua immagine,
essere più trasparente,
ritornare sconfitta e contenta,
facendo finta di niente

Nel profondo Veneto,
quello senza traffico,
dove il terreno come te a volte è arido

Ma ti leggeranno in faccia
che facevi l'amore quasi tutte le sere,
che dormivi pochissime ore

Ti leggeranno in faccia
una vaga idea di futuro migliore,
di futuro migliore

Da tre giorni la stessa canzone,
due bar, una chiesa, una farmacia, un negozio di alimentari
No, non c'è la stazione,

non c'è niente da dire, niente da spiegare, niente da capire,
c'è solo da esistere, da lasciare correre

Nel profondo Veneto
dove il cielo è limpido,
dove il sole come te è sempre pallido

Nel profondo Veneto,
quello senza traffico,
dove il terreno come te a volte è arido

Ma ti leggeranno in faccia
che facevi l'amore quasi tutte le sere,
che dormivi pochissime ore

Ti leggeranno in faccia
una vaga idea di futuro migliore,
di futuro migliore

Ti leggeranno in faccia
che dicevi di stare bene,
invece qui a Milano facevi la fame

Ti leggeranno in faccia
da data del giorno in cui stavi pensando
di volerti ammazzare

Ma non lo diremo a nessuno,
no, non ti preoccupare
Non lo diremo a nessuno,
non lo saprà mai tua madre

Non lo diremo a nessuno,
no, non ti preoccupare
Non lo diremo a nessuno,
non lo saprà mai tuo padre

Non lo diremo a nessuno,
no, non ti preoccupare
Non lo diremo a nessuno,
non lo saprà mai tua madre

Non lo diremo a nessuno,
cara, non ti preoccupare
Non lo diremo a nessuno,
non lo saprà mai tuo padre

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4. En el profundo Véneto

Tiempos presentes, líos internos, líos externos
Tiempos imposibles, tiempos aburridos, tiempos estupendos

Y tú corres, tú tratas de evitarte
No soportas más el ruido
y con disimulada indiferencia
vuelves a casa de tus padres

En el profundo Véneto,
donde el cielo es límpido,
donde el sol como tú es siempre pálido

Detrás de ti los escombros, las falsas esperanzas,
las casas en las que habrías querido vivir,
los ritmos para realizar lo imposible

Ahora puedes no pensar en tu imagen,
ser más transparente,
volver derrotada y contenta,
haciendo como si nada

En el profundo Véneto,
ese sin tráfico,
donde le terreno como tú es a veces árido

Pero te leerán en la cara
que hacías el amor casi todas las noches,
que dormías poquísimas horas

Te leerán en la cara
una vaga idea de futuro mejor,
de futuro mejor

Desde hace tres días la misma canción,
dos bares, una iglesia, una farmacia, un negocio de ultramarinos
No, no hay estación,

no hay nada que decir, nada que explicar, nada que entender,
hay solo que existir, que dejar correr

En el profundo Véneto,
donde el cielo es límpido,
donde el sol como tú es siempre pálido

En el profundo Véneto,
ese sin tráfico,
donde le terreno como tú es a veces árido

Pero te leerán en la cara
que hacías el amor casi todas las noches,
que dormías poquísimas horas

Te leerán en la cara
una vaga idea de futuro mejor,
de futuro mejor

Te leerán en la cara
que decías estar bien,
y en cambio aquí en Milán pasabas hambre

Te leerán en la cara
la fecha del día en el que pensabas
que querías matarte

Pero no se lo diremos a nadie,
no, no te preocupes
No se lo diremos a nadie,
no lo sabrá nunca tu madre

No se lo diremos a nadie,
no, no te preocupes
No se lo diremos a nadie,
no lo sabrá nunca tu padre

No se lo diremos a nadie,
no, no te preocupes
No se lo diremos a nadie,
no lo sabrá nunca tu madre

No se lo diremos a nadie,
querida, no te preocupes
No se lo diremos a nadie,
no lo sabrá nunca tu padre




5. Waltz degli scafisti

In una città cinese in Africa
una cometa è caduta in una zona disabitata
Senti la distanza nel camino

tra le tue origini e il tuo destino

Senti le profezie,

i canti dei muezzin e delle tifoserie

In una città italiana in Argentina
il vulcano ha coperto di cenere le macchine della zona
Tu sei l'unica con gli occhi chiari;
non si sa da dove vieni parli di viaggi interstellari

Senti, sono mie

tutte le cantilene, le carte nautiche e le fantasie

Gli scafisti si orientano con le stelle,
le nostre storie sono troppo belle;
non cercare di capirle,
non cercare di capirle,
non cercare di capirle

In una città indiana in Australia
guardi il sole tramontare in una cava mineraria
Onde alte come una frontiera,

mucche sacre, energie rinnovabili ogni sera

Senti le poesie:

è un canto di sirene e di suonerie

In una base americana sulla luna
portano pesi leggeri, portano fortuna
I bambini hanno nomi di divinità;
anche i tuoi occhi chiari si abitueranno all'oscurità

Senti, sono mie

le coperte termiche dorate, le stelle sparpagliate, le tecnologie

Gli scafisti si orientano con le stelle,
le nostre storie sono troppo belle;
non cercare di capirle,
non cercare di capirle,
non cercare di capirle

Gli scafisti si orientano con le stelle,
le nostre storie sono troppo belle;
non cercare di capirle,
non cercare di capirle,
non cercare di capirle
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5. Vals de los traficantes

En una ciudad china en África
una cometa ha caído en una zona deshabitada
Escucha la distancia en el camino
entre tus orígenes y tu destino

Escucha las profecías,
los cantos de los almuédanos y de las aficiones

En una ciudad italiana en Argentina
el volcán ha cubierto de cenizas los coches de la zona
Tú eres la única con los ojos claros;
no se sabe de dónde vienes, hablas de viajes interestelares

Escucha, son mías
todas las cantinelas, las cartas náuticas y las fantasías

Los traficantes se orientan con las estrellas,
nuestras historias son demasiados bellas;
no trates de entenderlas,
no trates de entenderlas,
no trates de entenderlas

En una ciudad india en Australia
miras el sol ponerse en una cantera minera
Olas altas como una frontera,
vacas sagradas, energías renovables cada noche

Escucha las poesías:
es un canto de sirenas y de melodías

En una base americana sobre la luna
llevan pesos ligeros, llevan fortuna
Los niños tienen nombres de divinidad;
también tus ojos claros se acostumbrarán a la oscuridad

Escucha, son mías
las mantas térmicas doradas, las estrellas desparramadas, las tecnologías

Los traficantes se orientan con las estrellas,
nuestras historias son demasiado bellas;
no trates de entenderlas,
no trates de entenderlas,
no trates de entenderlas

Los traficantes se orientan con las estrellas,
nuestras historias son demasiado bellas;
no trates de entenderlas,
no trates de entenderlas,
no trates de entenderlas




6. Iperconnessi

Iperconnessi
e in disaccordo con tutti
I desideri inespressi
dove si sono nascosti?

Vanno bene i progressi,
ma tu come ti senti?
I territori promessi
sono sotto ai bombardamenti

Tirati da tutte le parti e mai contenti,
con visi più scavati, faccine sorridenti
Tu mi allontani e poi mi cerchi
Tu mi allontani dallo schermo provi a sporgerti

I tuoi vent'anni,
commenti feroci, polsi sempre appoggiati
Alla fine sono passati
abbastanza inosservati

Iperconnessi
Sono grandi successi, sono grandi insuccessi
e immagini terrificanti
per intrattenerci

Sullo schermo nero, i riflessi
Possiamo specchiarci,
ma se ti rivedessi,
se riuscissi a toccarti

I segreti sono illuminati e in fila esposti
Spari razzi di segnalazione per cercare di distinguerti
Tu mi allontani e poi mi pensi
Tu mi allontani dallo schermo provi a sporgerti

I tuoi vent'anni,
pareri agitati, occhi sempre arrossati
alla fine sono passati
abbastanza inosservati

Cantami oh diva l'ira della rete,
imprevedibile come le onde
Cantami della fame di attenzione, della sete,
di ogni idea che si diffonde

Cantami oh diva dello sciame digitale
L'ironia sta diventando una piaga sociale
Cantami dell'immagine ideale
Da qualche parte c'è ancora sporchissimo il reale

Cantami della proprietà privata interiore,
del rumore di fondo della società dell'opinione
Cantami del diritto alla segretezza, alla distanza, alla timidezza
Cantami dei posti dove il wi-fi
non arriverà mai,
mai e poi mai, mai e poi mai
dove il wi-fi
non arriverà mai,
mai e poi mai, mai e poi mai

Moltitudine o solitudine?
Solitudine o moltitudine?
X4

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6. Hiperconectados

Hipercontectados
y en desacuerdo con todos
Los deseos inexpresados,
¿dónde se han escondido?

Va bien el progreso,
pero ¿tú cómo te sientes?
Las tierras prometidas
están bajo los bombardeos

Tirados de todas partes y nunca contentos,
con rostros más vacíos, caritas sonrientes
Tú me alejas y luego me buscas
Tú me alejas de la pantalla y pruebas a asomarte

Tus veinte años,
comentarios feroces, muñeca siempre apoyadas
Al final han pasado
bastante desapercibidos

Hiperconectados
Son grandes éxitos, son grandes fracasos
e imágenes terroríficas
para entretenernos

En la pantalla negra, los reflejos
Podemos reflejarnos,
pero si tú te volvieses a ver,
si consiguieses tocarte

Los secretos están iluminados y en fila expuestos
Disparas cohetes de señales para tratar de distinguirte
Tú me alejas y luego me piensas
Tú me alejas de la pantalla y pruebas a asomarte

Tus veinte años,
pareceres agitados, ojos siempre enrojecidos
al final han pasado
bastantes desapercibidos

Cántame oh diva la ira de la red,
impredecible como las olas
Cántame del hambre de atención, de la sed,
de cada idea que se difunde

Cántame oh diva del enjambre digital
La ironía se está convirtiendo en una plaga social
Cántame sobre las imágenes ideales
De cualquier parte está todavía sucísimo lo real

Cántame de la propiedad privada interior,
del rumor de fondo de la sociedad de la opinión
Cántame del derecho al secreto, a la distancia, a la timidez
Cántame de los lugares adonde el wi-fi
no llegará nunca,
nunca pero nunca jamás, nunca pero nunca jamás,
donde el wi-fi no llegará nunca,
nunca pero nunca jamás, nunca pero nunca jamás

¿Multitud o soledad?
¿Soledad o multitud?
X4




7. Chakra

Ci sono le prove,
e risvegli la tua vita,
una ninna-nanna inventata

C'è il teatro di Grotowski, lo yoga, la meditazione;
al mercatino dell'usato c'è ancora quel piccolo amplificatore

Ci sono le corse,
i libri di Lowen,
esercizi per la respirazione

Dove sarà, dove sarà
tutta quella felicità?
Se ho visto gridano,
gridano il mio nome

Ci sono viaggi da pianificare, da improvvisare
C'è un convento abbandonato sul lago maggiore

Qualcuno
mi ha detto che gli hai detto
che in qualche modo hai aperto
il chakra del tuo cuore

Qualcuno
mi ha detto che gli hai detto
che senza di me
davvero non puoi stare

Ci sono i dettagli per l'estate in Tibet
C'è la morte di tuo padre, un'esplosione interstellare
C'è il cielo azzurro immenso
dopo il temporale, dopo il temporale

Ci siamo noi due in una macchina affittata
su un'isola vulcanica o in coda sull' Adriatica
Ci sono i free drink, le camminate,
l'aria di alta montagna, un improvviso calo di tensione

Ti sogno spesso; nel sogno una città si sta per allagare,
ti do l'ultimo bacio sul portone
e mi liberi dal male,
e ti libero dal male

Qualcuno
mi ha detto che gli hai detto
che ogni tanto entri in contatto
con il tuo io interiore


Qualcuno
mi ha detto che gli hai detto
che senza di me adesso
sì che riesce a stare

La prima volta che ti ho incontrata
ti ho detto “tranquilla, tranquilla,
dormo dove capita”
Ma per non perdermi niente di te
ho aperto le braccia;
eravamo diversi
come due gocce d'acqua

Qualcuno
mi ha detto che gli hai detto
che in qualche modo hai aperto
il chakra del tuo cuore

Qualcuno
mi ha detto che gli hai detto
che senza di me
davvero non puoi stare


Qualcuno
mi ha detto che gli hai detto
che ogni tanto entri in contatto
con il tuo io interiore

Qualcuno
mi ha detto che gli hai detto
che senza di me adesso
sì che riesci a stare

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7. Chacra

Están las pruebas,
y despiertas tu vida,
una nana inventada

Está el teatro de Grotowski, el yoga, la meditación;
en el mercadillo de segunda mano está todavía aquel pequeño amplificador

Están las carreras,
los libros de Lowen,
ejercicios para la respiración

¿Dónde estará, dónde estará
toda esa felicidad?
Si he visto gritan,
gritan mi nombre

Están los viajes que planificar, que improvisar
Hay un convento abandonado sobre el lago mayor

Alguien
me da dicho que le has dicho
que de cualquier modo has abierto
el chacra de tu corazón

Alguien
me ha dicho que le has dicho
que sin mí
de verdad que no puedes estar

Están los detalles para el verano en Tíbet
Está la muerte de tu padre, una explosión interestelar
Está el cielo azul inmenso
después del temporal, después del temporal

Estamos nosotros dos en un coche alquilado
en una isla volcánica o en fila sobre la Adriática
Están las bebidas gratis, las caminatas,
el aire de alta montaña, una inesperada bajada de tensión

Te sueño a menudo; en el sueño una ciudad está a punto de inundarse,
te doy el último beso en el portón
y me liberas del mal,
y te libero del mal

Alguien
me ha dicho que le has dicho
que de vez en cuando entras en contacto
con tu yo interior

Alguien
me ha dicho que le has dicho
que sin mí ahora
sí que consigues estar

La primera vez que te encontré
te dije “tranquila, tranquila,
duermo donde sea”
Pero por no perderme nada de ti
he abierto los brazos;
eramos diferentes
como dos gotas de agua

Alguien
me ha dicho que le has dicho
que de cualquier modo has abierto
el chacra de tu corazón

Alguien
me ha dicho que le has dicho
que sin mí
de verdad que no puedes estar

Alguien
me ha dicho que le has dicho
que de vez en cuando entras en contacto
con tu yo interior

Alguien
me ha dicho que le has dicho
que sin mí ahora
sí que consigues estar




8. Stelle marine

In questa notte
di disordine e sentinelle,
è andata via la luce
Tutti hanno visto
per la prima volta le stelle

In questa terra
di fuochi non piove da mesi
Ovunque minacce
e preghiere
scritte in arabo,
in italiano,
in cirillico,
con ideogrammi cinesi

In questa città moderna
che un giorno sarà una città antichissima,
scolorita da troppa pioggia,
troppo sole;
sarà bellissima

Ho sentito la tua voce in una conchiglia:
l'acqua si impara dalla sete;
la terra, dagli oceani attraversati;
la pace, dai racconti di battaglia

Ho sentito la tua voce in una conchiglia

In questa notte
alcuni superano i deserti,
i mostri marini,
i loro destini;
hanno i segni sui polsi
dei sogni enormi e documenti falsi

In questa terra di laghi,
di vulcani,
di corsie preferenziali,
persone sorridenti e cieli sereni
Sono sacri
gli interessi dell'ENI

In questa città stupenda
dove si infrange
l'onda migratoria
e il dormiveglia di chi passa
tutta la notte sull' A90

Ho sentito la tua voce in una conchiglia:
l'acqua si impara dalla sete;
la terra, dagli oceani attraversati;
la pace, dai racconti di battaglia

Ho sentito la tua voce in una conchiglia

In questa notte buia,
un razzo lanciato
come una stella filante,
un canto struggente arriva in centro;
trasportata dal vento
la sabbia del deserto

In questa terra
di confusissimi sogni
d'oro, d'argento,
di cemento armato,
il cielo è sempre più blu,
blu metallizzato

In questa città
tutto è illuminato,
e fuori dalla stazione:
danze tribali, esplosioni, cartoline,
un bambino appena nato;
le sue mani sembrano stelle marine,
sembrano stelle marine,
sembrano stelle marine

Ho sentito la tua voce in una conchiglia:
l'acqua si impara dalla sete;
la terra, dagli oceani attraversati;
la pace, dai racconti di battaglia

L'acqua si impara dalla sete;
la terra, dagli oceani attraversati;
la pace, dai racconti di battaglia

L'acqua si impara dalla sete;
la terra, dagli oceani attraversati;
la pace, dai racconti di battaglia

L'acqua si impara dalla sete;
la terra, dagli oceani attraversati;
la pace, dai racconti di battaglia
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8. Estrellas marinas

En esta noche
de desorden y centinelas
se ha ido la luz
Todos han visto
por primera vez las estrellas

En esta tierra
de fuegos no llueve desde hace meses
Por todos lados amenazas
y rezos
escritos en árabe,
en italiano,
en cirílico,
con ideogramas chinos

En esta ciudad moderna
que un día será una ciudad antiquísima,
descolorida por demasiada lluvia,
demasiado sol;
será bellísima

He escuchado tu voz en una concha:
el agua se aprende por la sed
la tierra, por los océanos atravesados;
la paz, por los cuentos de batalla

He escuchado tu voz en una concha

En esta noche
algunos superan los desiertos,
los monstruos marinos,
su destino,
tienen las señales en las muñecas
de los sueños enormes y documentos falsos

En esta tierra de lagos,
de volcanes,
de carriles preferentes,
personas sonrientes  y cielos serenos
Son sagrados
los interesas de la ENI

En esta ciudad estupenda
donde se infringe
la ola migratoria
y el duermevela de quien pasa
toda la noche en la A90

He escuchado tu voz en una concha:
el agua se aprende por la sed
la tierra, por los océanos atravesados;
la paz, por los cuentos de batalla

He escuchado tu voz en una concha

En esta noche oscura,
un cohete lanzado
como una estrella elegante,
un canto abrasante llega al centro;
transportada por el viento
la arena del desierto

En esta tierra
de confusos sueños
de oro, de plata,
de cemento armado,
el cielo es cada vez más azul,
azul metalizado

En esta ciudad todo está iluminado,
y fuera de la estación:
bailes tribales, explosiones, postales,
un niño recién nacido;
sus manos parecen estrellas de mar,
parecen estrellas de mar,
parecen estrellas de mar

He escuchado tu voz en una concha:
el agua se aprende por la sed
la tierra, por los océanos atravesados;
la paz, por los cuentos de batalla

El agua se aprende por la sed
la tierra, por los océanos atravesados;
la paz, por los cuentos de batalla

El agua se aprende por la sed
la tierra, por los océanos atravesados;
la paz, por los cuentos de batalla

El agua se aprende por la sed
la tierra, por los océanos atravesados;
la paz, por los cuentos de batalla

 
9. Moscerini

Vivere in cima ai monti in mezzo ai campi,
morire nei parchi pubblici come santi,
vivere prigionieri nei piani futuri,
morire sdraiati tra i papaveri

Vivere felici, contenti e poveri,
morire senza pensieri con la febbre alta a Tangeri,
vivere tracciabili nei desideri, nei movimenti,
morire come rondini, moscerini, tossicodipendenti

E poi dormire da soli,
contare i secondi tra i lampi e i tuoni
per cercare di capire quanto sono lontani
bombardamenti e temporali

Vivere solitari in palazzi enormi,
morire tranquillo mentre dormi,
vivere con un milione di rituali,
morire e sentirsi immortali

Vivere dalla parte sbagliata delle acque territoriali,
morire e generare aurore boreali,
vivere con un cuore intermittente,
morire facendo finta di niente

Poi camminare da soli,
tranquilli nelle piogge torrenziali
La finestra del palazzo di fronte a tre metri,
ma tu vedi orizzonti infiniti

Vivere in un seminterrato su una scogliera,
morire, ma stasera chi se ne frega;
vivere insieme tutta la vita,
morire che ancora non mi sarai bastata

Vivere un milione di cose da immaginarsi,
morire a vent'anni, precipitare senza ferirsi,
vivere dove gli uragani non fanno vittime,
morire e ritrovarti nel deposito delle anime,

Vivere con guerre in sottofondo,
morire in una notte luminosa come il giorno

Poi dormire da soli,
contare i secondi tra i lampi e tuoni
per cercare di capire quanto sono lontani
bombardamenti e i temporali

Poi camminare da soli,
tranquilli nelle piogge torrenziali
La finestra del palazzo di fronte a tre metri,
ma tu vedi orizzonti infiniti
----

9. Mosquitos

Vivir en la cima de los montes en medio de los campos,
morir en los parques públicos como santos,
vivir prisioneros en los planes futuros,
morir tumbados entre amapolas

Vivir felices, contentos y pobres,
morir sin pensamientos con la fiebre alta en Tánger,
vivir señalados en los deseos, en los movimientos;
morir como golondrinas, mosquitos, toxicodependientes

Y luego dormir solos,
contar los segundos entre los rayos y los truenos
para tratar de entender cómo están de lejos
bombardeamentos y temporales

Vivir solitarios en edificios enormes,
morir tranquilo mientras duermes,
vivir con un millón de rituales,
morir y sentirse inmortal

Vivir de la parte equivocada de las aguas territoriales,
morir y generar auroras boreales,
vivir con un corazón intermitentem
morir haciendo como si nada

Y luego caminar solos,
tranquilos en las lluvias torrenciales
La ventana del edificios de enfrente a tres metros,
pero tu ves horizontes infinitos

Vivir en un sótano sobre una acantilado,
morir, pero esta noche a quién le importa;
vivir juntos toda la vida,
morir y que todavía no me hayas sido suficiente

Vivir un millón de cosas que maginarse,
morir a los veinte años, precipitarse sin herirte,
vivir donde los huracanes no provocan víctimas,
morir y reencontrarse en el depósito de las almas

Vivir con guerras de fondo,
morir en una noche luminosa como el día

Y luego dormir solos,
contar los segundos entre los rayos y truenos
para tratar de entender cómo están de lejos
bombardeamentos y los temporales

Y luego caminar solos,
tranquilos en las lluvias torrenciales
La ventana del edificios de enfrente a tres metros,
pero tu ves horizontes infinitos




10. Viaggi disorganizzati

Questi sono giorni di miracoli,
di pianti, di comete,
vite bellissime bruciate,

di corone di spine
o di perle coltivate
Solo grandi spettacoli
e problemi irrisolvibili

Questi sono giorni di miracoli,
di cieli senza limiti,
cani abbandonati
ma invincibili,

di streaming, di canzoni,
eremiti nelle metropoli

Queste sono notti senza pericoli,
di nevi perenni,
prospettive di due anni,
di cieli superati
con viaggi organizzati

E tu che ti dimentichi
che è una corsa a ostacoli
Allegri e disperati
nei secoli dei secoli
dei secoli dei secoli
dei secoli dei secoli

Questi sono giorni di miracoli,
di conti che non tornano
e feriti che festeggiano,

di tramonti tropicali,
anime immortali
e bambini come oracoli
che ti guardano immobili

Questi sono giorni di miracoli,
di viaggi intergalattici,
cuori freddi tecnologici
e miliardi di miliardi di miliardi
di miliardi di miliardi 
di miliardi di veicoli

Queste sono notti senza pericoli,
di nazioni con i debiti,
Internet senza limiti,
di cieli superati
con viaggi disorganizzati

E tu che ti dimentichi
che è una corsa a ostacoli
Allegri e disperati
nei secoli dei secoli
dei secoli dei secoli

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10. Viajes desorganizados

Estos son días de milagros,
de plantas, de cometas,
vidas bellísimas quemadas,

de coronas de espinas
o de perlas cultivadas
Solo grandes espectáculos
y problemas irresolubles

Estos son días de milagros,
de cielos sin límites,
perros abandonados
pero invencibles,

de streaming, de canciones,
eremitas en las metrópolis

Estas son noches sin peligros,
de nieves perennes,
perspectivas de dos años,
de cielos superados
con viajes organizados

Y tú que te olvidas
de que es una carrera a obstáculos
Alegres y desesperados
en los siglos de los siglos
de los siglos de los siglos
de los siglos de los siglos

Estos son días de milagros,
de cuentas que no encajan
y feridos que festejan,

de atardeceres tropicales,
almas inmortales
y niños como oráculos
que te miran inmóviles

Estos son días de milagros,
de viajes intergalácticos,
corazones fríos tecnológicos
y miles de millones de millones de millones
de millones de millones
de millones de vehículos

Estas son noches sin peligros,
de naciones con las deudas,
internet sin límites,
de cielos superados
con viajes desorganizados

Y tú que te olvidas
de que es una carrera a obstáculos
Alegres y desesperados
en los siglos de los siglos
de los siglos de los siglos