1. A forma di fulmine
Possiamo correre, possiamo andarcene,
o stare immobili e lasciare tutto splendere
Possiamo prenderci, possiamo perderci,
dirci solamente cose semplici
Possiamo ridere e farci fottere,
ballare scoordinati e lasciare perdere
Possiamo credere, farci esplodere
come armi, solo chitarre elettriche
Possiamo illuderci, ballare stando fermi
e fare caso a quando siamo felici
Possiamo crescere ma ricordare per sempre
la tua piccola cicatrice a forma di fulmine
Poi continuare a vivere e non avere
niente da perdere
Possiamo correre, non sapere cosa fare,
metterci in salvo e poi metterci a piangere
Possiamo leggere e non sapere niente,
guarire le ferite, sparare sulla gente,
cantare ninne nanne, scatenare guerre,
poi riparare i danni, dare nomi alle stelle
Possiamo ridere, guardarci attraverso,
vedere al buio un aereo disperso
Possiamo vivere notti illuminate,
eterne promesse in fondo a piste sterrate
Possiamo fare mezze maratone
per raggiungere il tuo cuore irraggiungibile
Poi continuare a vivere e non avere
niente da perdere
Possiamo correre, essere grandine
in queste superpotenze debolissime
Possiamo costruire pace e grandi opere
che prima o poi ritorneranno polvere
Possiamo andare sulle stelle piu lontane,
anche se le metropolitane sono circondate
Possiamo navigare a vista senza regole,
avere tutto da vincere, niente da difendere
Possiamo illuderci, ballare stando fermi
e fare caso a quando siamo felici
Possiamo crescere ma ricordare per sempre
la tua piccola cicatrice a forma di fulmine
Poi continuare a vivere e non avere
niente da perdere
Poi continuare a vivere
Poi continuare a vivere
Poi continuare a vivere
Poi continuare a vivere
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1. En forma de rayo
Podemos correr, nos podemos ir,
o estar inmóviles y dejar todo relucir
Nos podemos tomar, nos podemos perder,
decirnos solo cosas simples
Podemos reír y hacernos joder,
bailar descoordinados y dejarnos ir
Podemos creer, hacernos explotar
como armas, solo guitarras eléctricas
Podemos ilusionarnos, bailar estando quietos
y hacer caso a cuando somos felices
Podemos crecer pero recordar para siempre
tu pequeña cicatriz en forma de rayo
Luego continuar a vivir y no tener
nada que perder
Podemos correr, no saber qué hacer,
ponernos a salvo y después ponernos a lloar
Podemos leer y no saber nada,
curar las heridas, disparar a la gente,
cantar nanas, desencadenar guerras
y luego reparar los daños, dar nombre a las estrellas
Podemos reír, mirarnos a través,
ver en la oscuridad un avión disperso
Podemos vivir noches iluminadas,
eternas promesas al final de pistas sin asfaltar
Podemos hacer medio maratón
para alcanzar su corazón inalcanzable
Luego continuar a vivir y no tener
nada que perder
Podemos correr, ser granizo
en estas superpotencias debilísimas
Podemos construir paz y grandes obras
que antes o después volverán a ser polvo
Podemos ir hacia las estrellas más lejanas
aunque los metropolitanos estén rodeados
Podemos navegar a ojo sin reglas,
tener algo que ganar, nada que defender
Podemos ilusionarnos, bailar estando quietos
y hacer caso a cuando somos felices
Podemos crecer pero recordar para siempre
tu pequeña cicatriz en forma de rayo
Luego continuar a vivir y no tener
nada que perder
Luego continuar a vivir
Luego continuar a vivir
Luego continuar a vivir
Luego continuar a vivir
2. Qui
Io sono nei detriti spaziali,
nelle notizie da casa dai fronti siriani
Sono negli alberi monumentali,
in quelli abbattuti, nei piani astrali
Sono tra i cercatori d'oro,
tra i fiori che crescono su ogni abbandono
Sono pericoloso io che ti rassicuro
e hai visto all'improvviso è arrivato il futuro
E adesso sono qui
È un superpotere essere
vulnerabili
Sono negli eventi catastrofici,
in quelli magnifici, dentro i fili elettrici
Sono nelle nuove idee,
in supermercati più grandi
delle più grandi moschee
Sono stato avvistato, identificato
Sono in cielo dopo che ha diluviato
Sono alla deriva nelle correnti,
tra pensieri, passaporti e vite precedenti
E adesso sono qui,
dove sono possibili
cose impossibili
Sono le tracce sparite nel vento,
un combattimento, un karma irrisolto
Sono in uno spazio sacro,
sono all'aperto o con il coprifuoco
Sono vuoto come un cielo stellato,
vedi bene al buio e ora è illuminato
Sono al di là della paura,
in quella prateria infinita,
piena di pericoli e strapiena di vita,
piena di pericoli, strapiena di vita
E adesso sono qui
È un superpotere essere
vulnerabili
E adesso sono qui,
dove sono possibili
cose impossibili
E adesso sono qui
È un superpotere essere
vulnerabili
E adesso sono qui,
dove sono possibili
cose impossibili
Io sono nei detriti spaziali,
nelle notizie da casa dai fronti siriani
Sono negli alberi monumentali,
in quelli abbattuti, nei piani astrali
Sono tra i cercatori d'oro,
tra i fiori che crescono su ogni abbandono
Sono pericoloso io che ti rassicuro
E hai visto all'improvviso è arrivato il futuro
E adesso sono qui
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2. Aquí
Yo estoy en los detritos espaciales,
en las noticias de casa desde los frentes sirios
Estoy en los árboles monumentales,
en los abatidos, en los planos astrales
Estoy entre los buscadores de oro,
entre las flores que crecen sobre cualquier abandono
Soy peligroso, yo que te consuelo
Y has visto, al improviso ha llegado el futuro
Y ahora estoy aquí
Es un superpoder
ser vulnerable
Estoy en los eventos catastróficos,
en los magníficos, dentro de los hilos eléctricos
Estoy en las nuevas ideas,
en supermercados más grandes
que las más grandes mezquitas
He sido avistado, identificado
Estoy en el cielo después de que ha diluviado
Estoy a la deriva en las corrientes,
entre pensamientos, pasaportes y vidas precedentes
Y ahora estoy aquí,
donde son posibles
cosas imposibles
Soy las huellas desaparecidas en el viento,
un combate, un karma irresoluto
Estoy en un espacio sagrado,
estoy al abierto o con el toque de queda
Estoy vacío como un cielo estrellado,
ve bien en la oscuridad y ahora está iluminado
Estoy más allá del miedo,
en esa pradera infinita
llena de peligros y abarrotada de vida,
llena de peligros, abarrotada de vida
Y ahora estoy aquí,
es un superpoder
ser vulnerable
Y ahora estoy aquí,
donde son posibles
cosas imposibles.
Y ahora estoy aquí,
es un superpoder
ser vulnerable
Y ahora estoy aquí,
donde son posibles
cosas imposibles.
Yo estoy en los detritos espaciales,
en las noticias de casa desde los frentes sirios
Estoy en los árboles monumentales,
en los abatidos, en los planos astrales
Estoy entre los buscadores de oro,
entre las flores que crecen sobre cualquier abandono
Soy peligroso yo que te consuelo
Y has visto, al improviso ha llegado el futuro
Y ahora estoy aquí
3. Coprifuoco
Cadeva la sera
su una bella e malandata Europa multiculturale,
su un altro bar che cambia gestione,
su un altro eroe da dimenticare
Il giorno degli attentati hai scritto,
per tranquillizzare tutti,
che come sempre eri da quelle parti
ma non eri tra i feriti o tra i morti
Arriverà la pace inaspettata e benedetta,
come ogni sera sarai stanca morta
Saranno tutti inginocchiati
in direzione del Nord America,
del nord Italia o della Mecca
Chiudere gli occhi per vedere fuori
l'inverno più mite degli ultimi diecimila anni,
quei quattro alberi, i tuoi santi protettori
e tua madre, la Madonna degli affanni
E dove c'era un minareto o un campanile
c'è un albero in fiore tra le rovine,
ci siamo noi due accecati dal sole
mentre cerchi di spiegare
cos'è che ci ha fatto inventare
la Torre Eiffel, le guerre di religione,
la stazione spaziale internazionale,
le armi di distruzione di massa,
le canzoni d'amore
Cos'è che ci rende unici e fragili
con sette vite e sette miliardi di desideri?
Una pelle molto sottile
sempre assaliti dai pensieri
Su questo pianeta chiamato Terra.
anche se come noi
è quasi soltanto acqua,
Come noi, tra un amore e una guerra
assediati da quello che manca
Era per andare via da me, da te
dalla piazza della cattedrale
Hai scoperto che Toronto
è una Varese più grande
a parte il freddo non si sta poi così male
E lì ci sono ragazze come te,
che da piccole sono state molto sole
e adesso sono più forti
di un intero paese
C'è un uragano con il tuo nome,
aerei militari
che come certi baci non fanno rumore
E dove c'era un minareto o un campanile
c'è un albero in fiore tra le rovine,
ci siamo noi due accecati dal sole
mentre cerchi di spiegare
cos'è che ci ha fatto inventare
la Torre Eiffel, le sinfonie di Beethoven,
la stazione spaziale internazionale,
le armi di distruzione di massa,
le canzoni d'amore
Cos'è che ci ha fatto inventare
la Torre Eiffel, le guerre di religione,
la stazione spaziale internazionale,
le armi di distruzione di massa,
le canzoni d'amore?
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3. Toque de queda
Caía la noche
en una bella y estropeada Europa multicultural,
en otro bar que cambia de dirección,
en otro héroe para olvidar
El día de los atentados has escrito,
para tranquilizar a todos,
que como siempre estabas por esa zona
pero no estabas entre los heridos o los muertos
Llegará la paz inesperada y bendita,
como cada noche estarás hecha polvo
Estarán todos arrodillados
en dirección a Norteamérica,
el norte de Italia o la Meca
Cerrar los ojos para ver fuera
el invierno más templado de los últimos diez mil años,
esos cuatro árboles, tus santos protectores
y tu madre, la Virgen de los jadeos
Y donde había un minarete o un campanil,
hay un árbol en flor entre las ruinas,
estamos nosotros dos cegados por el sol
mientras tratas de explicar
qué es lo que nos ha hecho inventar
la Torre Eiffel, las guerras de religión,
la estación espacial internacional,
las armas de destrucción masiva
y las canciones de amor
¿Qué es lo que nos hace únicos y frágiles,
con siete vidas y siete mil millones de deseos?
Una piel muy sutil,
siempre asaltados por pensamientos
Sobre este planeta llamado Tierra,
aunque si, como nosotros,
es casi solamente agua
Como nosotros, entre un amor y una guerra,
asediados por lo que falta
Era para separarte de mí, de ti,
de la plaza de la catedral
Has descubierto que Toronto
es una Varese más grande,
pero aparte del frío al final no se está tan mal
Y allí hay chicas como tú,
que de pequeñas han estado muy solas
y ahora son más fuertes
que un país entero
Hay un huracán con tu nombre,
aviones militares
que como ciertos besos no hacen ruido
Y donde había un minarete o un campanil,
hay un árbol en flor entre las ruinas,
estamos nosotros dos cegados por el sol
mientras tratas de explicar
qué es lo que nos ha hecho inventar
la Torre Eiffel, las sinfonías de Beethoven,
la estación espacial internacional,
las armas de destrucción masiva
y las canciones de amor
¿Qué es lo que nos ha hecho inventar
la Torre Eiffel, las guerras de religión,
la estación espacial internacional,
las armas de destrucción masiva,
las canciones de amor?
4. Nel profondo Veneto
Tempi presenti, casini interni, casini esterni
Tempi impossibili, tempi noiosi, tempi stupendi
E tu corri, tu cerchi di evitarti,
non sopporti più i rumori
e con dissimulata indifferenza
torni a casa dai tuoi genitori
Nel profondo Veneto,
dove il cielo è limpido,
dove il sole come te è sempre pallido
Dietro di te le macerie, le false speranze,
le case in cui avresti voluto vivere,
i ritmi per realizzare l'impossibile
Adesso puoi non pensare alla tua immagine,
essere più trasparente,
ritornare sconfitta e contenta,
facendo finta di niente
Nel profondo Veneto,
quello senza traffico,
dove il terreno come te a volte è arido
Ma ti leggeranno in faccia
che facevi l'amore quasi tutte le sere,
che dormivi pochissime ore
Ti leggeranno in faccia
una vaga idea di futuro migliore,
di futuro migliore
Da tre giorni la stessa canzone,
due bar, una chiesa, una farmacia, un negozio di alimentari
No, non c'è la stazione,
non c'è niente da dire, niente da spiegare, niente da capire,
c'è solo da esistere, da lasciare correre
Nel profondo Veneto
dove il cielo è limpido,
dove il sole come te è sempre pallido
Nel profondo Veneto,
quello senza traffico,
dove il terreno come te a volte è arido
Ma ti leggeranno in faccia
che facevi l'amore quasi tutte le sere,
che dormivi pochissime ore
Ti leggeranno in faccia
una vaga idea di futuro migliore,
di futuro migliore
Ti leggeranno in faccia
che dicevi di stare bene,
invece qui a Milano facevi la fame
Ti leggeranno in faccia
da data del giorno in cui stavi pensando
di volerti ammazzare
Ma non lo diremo a nessuno,
no, non ti preoccupare
Non lo diremo a nessuno,
non lo saprà mai tua madre
Non lo diremo a nessuno,
no, non ti preoccupare
Non lo diremo a nessuno,
non lo saprà mai tuo padre
Non lo diremo a nessuno,
no, non ti preoccupare
Non lo diremo a nessuno,
non lo saprà mai tua madre
Non lo diremo a nessuno,
cara, non ti preoccupare
Non lo diremo a nessuno,
non lo saprà mai tuo padre
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4. En el profundo Véneto
Tiempos presentes, líos internos, líos externos
Tiempos imposibles, tiempos aburridos, tiempos estupendos
Y tú corres, tú tratas de evitarte
No soportas más el ruido
y con disimulada indiferencia
vuelves a casa de tus padres
En el profundo Véneto,
donde el cielo es límpido,
donde el sol como tú es siempre pálido
Detrás de ti los escombros, las falsas esperanzas,
las casas en las que habrías querido vivir,
los ritmos para realizar lo imposible
Ahora puedes no pensar en tu imagen,
ser más transparente,
volver derrotada y contenta,
haciendo como si nada
En el profundo Véneto,
ese sin tráfico,
donde le terreno como tú es a veces árido
Pero te leerán en la cara
que hacías el amor casi todas las noches,
que dormías poquísimas horas
Te leerán en la cara
una vaga idea de futuro mejor,
de futuro mejor
Desde hace tres días la misma canción,
dos bares, una iglesia, una farmacia, un negocio de ultramarinos
No, no hay estación,
no hay nada que decir, nada que explicar, nada que entender,
hay solo que existir, que dejar correr
En el profundo Véneto,
donde el cielo es límpido,
donde el sol como tú es siempre pálido
En el profundo Véneto,
ese sin tráfico,
donde le terreno como tú es a veces árido
Pero te leerán en la cara
que hacías el amor casi todas las noches,
que dormías poquísimas horas
Te leerán en la cara
una vaga idea de futuro mejor,
de futuro mejor
Te leerán en la cara
que decías estar bien,
y en cambio aquí en Milán pasabas hambre
Te leerán en la cara
la fecha del día en el que pensabas
que querías matarte
Pero no se lo diremos a nadie,
no, no te preocupes
No se lo diremos a nadie,
no lo sabrá nunca tu madre
No se lo diremos a nadie,
no, no te preocupes
No se lo diremos a nadie,
no lo sabrá nunca tu padre
No se lo diremos a nadie,
no, no te preocupes
No se lo diremos a nadie,
no lo sabrá nunca tu madre
No se lo diremos a nadie,
querida, no te preocupes
No se lo diremos a nadie,
no lo sabrá nunca tu padre
5. Waltz degli scafisti
In una città cinese in Africa
una cometa è caduta in una zona disabitata
Senti la distanza nel camino
In una città cinese in Africa
una cometa è caduta in una zona disabitata
Senti la distanza nel camino
tra le tue origini e il tuo destino
Senti le profezie,
i canti dei muezzin e delle
tifoserie
In una città italiana in Argentina
il vulcano ha coperto di cenere le macchine della zona
Tu sei l'unica con gli occhi chiari;
non si sa da dove vieni parli di viaggi interstellari
In una città italiana in Argentina
il vulcano ha coperto di cenere le macchine della zona
Tu sei l'unica con gli occhi chiari;
non si sa da dove vieni parli di viaggi interstellari
Senti, sono mie
tutte le cantilene, le carte nautiche e
le fantasie
Gli scafisti si orientano con le stelle,
le nostre storie sono troppo belle;
non cercare di capirle,
non cercare di capirle,
non cercare di capirle
In una città indiana in Australia
guardi il sole tramontare in una cava mineraria
Onde alte come una frontiera,
Gli scafisti si orientano con le stelle,
le nostre storie sono troppo belle;
non cercare di capirle,
non cercare di capirle,
non cercare di capirle
In una città indiana in Australia
guardi il sole tramontare in una cava mineraria
Onde alte come una frontiera,
mucche sacre, energie rinnovabili ogni
sera
Senti le poesie:
è un canto di sirene e di suonerie
In una base americana sulla luna
portano pesi leggeri, portano fortuna
I bambini hanno nomi di divinità;
anche i tuoi occhi chiari si abitueranno all'oscurità
Senti, sono mie
In una base americana sulla luna
portano pesi leggeri, portano fortuna
I bambini hanno nomi di divinità;
anche i tuoi occhi chiari si abitueranno all'oscurità
Senti, sono mie
le coperte termiche dorate, le stelle
sparpagliate, le tecnologie
Gli scafisti si orientano con le stelle,
le nostre storie sono troppo belle;
non cercare di capirle,
non cercare di capirle,
non cercare di capirle
Gli scafisti si orientano con le stelle,
le nostre storie sono troppo belle;
non cercare di capirle,
non cercare di capirle,
non cercare di capirle
Gli scafisti si orientano con le stelle,
le nostre storie sono troppo belle;
non cercare di capirle,
non cercare di capirle,
non cercare di capirle
Gli scafisti si orientano con le stelle,
le nostre storie sono troppo belle;
non cercare di capirle,
non cercare di capirle,
non cercare di capirle
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En una ciudad china en África
una cometa ha caído en una zona deshabitada
Escucha la distancia en el camino
entre tus orígenes y tu destino
Escucha las profecías,
los cantos de los almuédanos y de las aficiones
En una ciudad italiana en Argentina
el volcán ha cubierto de cenizas los coches de la zona
Tú eres la única con los ojos claros;
no se sabe de dónde vienes, hablas de viajes interestelares
Escucha, son mías
todas las cantinelas, las cartas náuticas y las fantasías
Los traficantes se orientan con las estrellas,
nuestras historias son demasiados bellas;
no trates de entenderlas,
no trates de entenderlas,
no trates de entenderlas
En una ciudad india en Australia
miras el sol ponerse en una cantera minera
Olas altas como una frontera,
vacas sagradas, energías renovables cada noche
Escucha las poesías:
es un canto de sirenas y de melodías
En una base americana sobre la luna
llevan pesos ligeros, llevan fortuna
Los niños tienen nombres de divinidad;
también tus ojos claros se acostumbrarán a la oscuridad
Escucha, son mías
las mantas térmicas doradas, las estrellas desparramadas, las tecnologías
Los traficantes se orientan con las estrellas,
nuestras historias son demasiado bellas;
no trates de entenderlas,
no trates de entenderlas,
no trates de entenderlas
Los traficantes se orientan con las estrellas,
nuestras historias son demasiado bellas;
no trates de entenderlas,
no trates de entenderlas,
no trates de entenderlas
6. Iperconnessi
Iperconnessi
e in disaccordo con tutti
I desideri inespressi
dove si sono nascosti?
Vanno bene i progressi,
ma tu come ti senti?
I territori promessi
sono sotto ai bombardamenti
Tirati da tutte le parti e mai contenti,
con visi più scavati, faccine sorridenti
Tu mi allontani e poi mi cerchi
Tu mi allontani dallo schermo provi a sporgerti
I tuoi vent'anni,
commenti feroci, polsi sempre appoggiati
Alla fine sono passati
abbastanza inosservati
Iperconnessi
Sono grandi successi, sono grandi insuccessi
e immagini terrificanti
per intrattenerci
Sullo schermo nero, i riflessi
Possiamo specchiarci,
ma se ti rivedessi,
se riuscissi a toccarti
I segreti sono illuminati e in fila esposti
Spari razzi di segnalazione per cercare di distinguerti
Tu mi allontani e poi mi pensi
Tu mi allontani dallo schermo provi a sporgerti
I tuoi vent'anni,
pareri agitati, occhi sempre arrossati
alla fine sono passati
abbastanza inosservati
Cantami oh diva l'ira della rete,
imprevedibile come le onde
Cantami della fame di attenzione, della sete,
di ogni idea che si diffonde
Cantami oh diva dello sciame digitale
L'ironia sta diventando una piaga sociale
Cantami dell'immagine ideale
Da qualche parte c'è ancora sporchissimo il reale
Cantami della proprietà privata interiore,
del rumore di fondo della società dell'opinione
Cantami del diritto alla segretezza, alla distanza, alla timidezza
Cantami dei posti dove il wi-fi
non arriverà mai,
mai e poi mai, mai e poi mai
dove il wi-fi
non arriverà mai,
mai e poi mai, mai e poi mai
Moltitudine o solitudine?
Solitudine o moltitudine?
X4
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6. Hiperconectados
Hipercontectados
y en desacuerdo con todos
Los deseos inexpresados,
¿dónde se han escondido?
Va bien el progreso,
pero ¿tú cómo te sientes?
Las tierras prometidas
están bajo los bombardeos
Tirados de todas partes y nunca contentos,
con rostros más vacíos, caritas sonrientes
Tú me alejas y luego me buscas
Tú me alejas de la pantalla y pruebas a asomarte
Tus veinte años,
comentarios feroces, muñeca siempre apoyadas
Al final han pasado
bastante desapercibidos
Hiperconectados
Son grandes éxitos, son grandes fracasos
e imágenes terroríficas
para entretenernos
En la pantalla negra, los reflejos
Podemos reflejarnos,
pero si tú te volvieses a ver,
si consiguieses tocarte
Los secretos están iluminados y en fila expuestos
Disparas cohetes de señales para tratar de distinguirte
Tú me alejas y luego me piensas
Tú me alejas de la pantalla y pruebas a asomarte
Tus veinte años,
pareceres agitados, ojos siempre enrojecidos
al final han pasado
bastantes desapercibidos
Cántame oh diva la ira de la red,
impredecible como las olas
Cántame del hambre de atención, de la sed,
de cada idea que se difunde
Cántame oh diva del enjambre digital
La ironía se está convirtiendo en una plaga social
Cántame sobre las imágenes ideales
De cualquier parte está todavía sucísimo lo real
Cántame de la propiedad privada interior,
del rumor de fondo de la sociedad de la opinión
Cántame del derecho al secreto, a la distancia, a la timidez
Cántame de los lugares adonde el wi-fi
no llegará nunca,
nunca pero nunca jamás, nunca pero nunca jamás,
donde el wi-fi no llegará nunca,
nunca pero nunca jamás, nunca pero nunca jamás
¿Multitud o soledad?
¿Soledad o multitud?
X4
7. Chakra
Ci sono le prove,
e risvegli la tua vita,
una ninna-nanna inventata
C'è il teatro di Grotowski, lo yoga, la meditazione;
al mercatino dell'usato c'è ancora quel piccolo amplificatore
Ci sono le corse,
i libri di Lowen,
esercizi per la respirazione
Dove sarà, dove sarà
tutta quella felicità?
Se ho visto gridano,
gridano il mio nome
Ci sono viaggi da pianificare, da improvvisare
C'è un convento abbandonato sul lago maggiore
Qualcuno
mi ha detto che gli hai detto
che in qualche modo hai aperto
il chakra del tuo cuore
Qualcuno
mi ha detto che gli hai detto
che senza di me
davvero non puoi stare
Ci sono i dettagli per l'estate in Tibet
C'è la morte di tuo padre, un'esplosione interstellare
C'è il cielo azzurro immenso
dopo il temporale, dopo il temporale
Ci siamo noi due in una macchina affittata
su un'isola vulcanica o in coda sull' Adriatica
Ci sono i free drink, le camminate,
l'aria di alta montagna, un improvviso calo di tensione
Ti sogno spesso; nel sogno una città si sta per allagare,
ti do l'ultimo bacio sul portone
e mi liberi dal male,
e ti libero dal male
Qualcuno
mi ha detto che gli hai detto
che ogni tanto entri in contatto
con il tuo io interiore
Qualcuno
mi ha detto che gli hai detto
che senza di me adesso
sì che riesce a stare
La prima volta che ti ho incontrata
ti ho detto “tranquilla, tranquilla,
dormo dove capita”
Ma per non perdermi niente di te
ho aperto le braccia;
eravamo diversi
come due gocce d'acqua
Qualcuno
mi ha detto che gli hai detto
che in qualche modo hai aperto
il chakra del tuo cuore
Qualcuno
mi ha detto che gli hai detto
che senza di me
davvero non puoi stare
Qualcuno
mi ha detto che gli hai detto
che ogni tanto entri in contatto
con il tuo io interiore
Qualcuno
mi ha detto che gli hai detto
che senza di me adesso
sì che riesci a stare
----
Están las pruebas,
y despiertas tu vida,
una nana inventada
Está el teatro de Grotowski, el yoga, la meditación;
en el mercadillo de segunda mano está todavía aquel pequeño amplificador
Están las carreras,
los libros de Lowen,
ejercicios para la respiración
¿Dónde estará, dónde estará
toda esa felicidad?
Si he visto gritan,
gritan mi nombre
Están los viajes que planificar, que improvisar
Hay un convento abandonado sobre el lago mayor
Alguien
me da dicho que le has dicho
que de cualquier modo has abierto
el chacra de tu corazón
Alguien
me ha dicho que le has dicho
que sin mí
de verdad que no puedes estar
Están los detalles para el verano en Tíbet
Está la muerte de tu padre, una explosión interestelar
Está el cielo azul inmenso
después del temporal, después del temporal
Estamos nosotros dos en un coche alquilado
en una isla volcánica o en fila sobre la Adriática
Están las bebidas gratis, las caminatas,
el aire de alta montaña, una inesperada bajada de tensión
Te sueño a menudo; en el sueño una ciudad está a punto de inundarse,
te doy el último beso en el portón
y me liberas del mal,
y te libero del mal
Alguien
me ha dicho que le has dicho
que de vez en cuando entras en contacto
con tu yo interior
Alguien
me ha dicho que le has dicho
que sin mí ahora
sí que consigues estar
La primera vez que te encontré
te dije “tranquila, tranquila,
duermo donde sea”
Pero por no perderme nada de ti
he abierto los brazos;
eramos diferentes
como dos gotas de agua
Alguien
me ha dicho que le has dicho
que de cualquier modo has abierto
el chacra de tu corazón
Alguien
me ha dicho que le has dicho
que sin mí
de verdad que no puedes estar
Alguien
me ha dicho que le has dicho
que de vez en cuando entras en contacto
con tu yo interior
Alguien
me ha dicho que le has dicho
que sin mí ahora
sí que consigues estar
8. Stelle marine
In questa notte
di disordine e sentinelle,
è andata via la luce
Tutti hanno visto
per la prima volta le stelle
In questa terra
di fuochi non piove da mesi
Ovunque minacce
e preghiere
scritte in arabo,
in italiano,
in cirillico,
con ideogrammi cinesi
In questa città moderna
che un giorno sarà una città antichissima,
scolorita da troppa pioggia,
troppo sole;
sarà bellissima
Ho sentito la tua voce in una conchiglia:
l'acqua si impara dalla sete;
la terra, dagli oceani attraversati;
la pace, dai racconti di battaglia
Ho sentito la tua voce in una conchiglia
In questa notte
alcuni superano i deserti,
i mostri marini,
i loro destini;
hanno i segni sui polsi
dei sogni enormi e documenti falsi
In questa terra di laghi,
di vulcani,
di corsie preferenziali,
persone sorridenti e cieli sereni
Sono sacri
gli interessi dell'ENI
In questa città stupenda
dove si infrange
l'onda migratoria
e il dormiveglia di chi passa
tutta la notte sull' A90
Ho sentito la tua voce in una conchiglia:
l'acqua si impara dalla sete;
la terra, dagli oceani attraversati;
la pace, dai racconti di battaglia
Ho sentito la tua voce in una conchiglia
In questa notte buia,
un razzo lanciato
come una stella filante,
un canto struggente arriva in centro;
trasportata dal vento
la sabbia del deserto
In questa terra
di confusissimi sogni
d'oro, d'argento,
di cemento armato,
il cielo è sempre più blu,
blu metallizzato
In questa città
tutto è illuminato,
e fuori dalla stazione:
danze tribali, esplosioni, cartoline,
un bambino appena nato;
le sue mani sembrano stelle marine,
sembrano stelle marine,
sembrano stelle marine
Ho sentito la tua voce in una conchiglia:
l'acqua si impara dalla sete;
la terra, dagli oceani attraversati;
la pace, dai racconti di battaglia
L'acqua si impara dalla sete;
la terra, dagli oceani attraversati;
la pace, dai racconti di battaglia
L'acqua si impara dalla sete;
la terra, dagli oceani attraversati;
la pace, dai racconti di battaglia
L'acqua si impara dalla sete;
la terra, dagli oceani attraversati;
la pace, dai racconti di battaglia----
8. Estrellas marinas
En esta noche
de desorden y centinelas
se ha ido la luz
Todos han visto
por primera vez las estrellas
En esta tierra
de fuegos no llueve desde hace meses
Por todos lados amenazas
y rezos
escritos en árabe,
en italiano,
en cirílico,
con ideogramas chinos
En esta ciudad moderna
que un día será una ciudad antiquísima,
descolorida por demasiada lluvia,
demasiado sol;
será bellísima
He escuchado tu voz en una concha:
el agua se aprende por la sed
la tierra, por los océanos atravesados;
la paz, por los cuentos de batalla
He escuchado tu voz en una concha
En esta noche
algunos superan los desiertos,
los monstruos marinos,
su destino,
tienen las señales en las muñecas
de los sueños enormes y documentos falsos
En esta tierra de lagos,
de volcanes,
de carriles preferentes,
personas sonrientes y cielos serenos
Son sagrados
los interesas de la ENI
En esta ciudad estupenda
donde se infringe
la ola migratoria
y el duermevela de quien pasa
toda la noche en la A90
He escuchado tu voz en una concha:
el agua se aprende por la sed
la tierra, por los océanos atravesados;
la paz, por los cuentos de batalla
He escuchado tu voz en una concha
En esta noche oscura,
un cohete lanzado
como una estrella elegante,
un canto abrasante llega al centro;
transportada por el viento
la arena del desierto
En esta tierra
de confusos sueños
de oro, de plata,
de cemento armado,
el cielo es cada vez más azul,
azul metalizado
En esta ciudad todo está iluminado,
y fuera de la estación:
bailes tribales, explosiones, postales,
un niño recién nacido;
sus manos parecen estrellas de mar,
parecen estrellas de mar,
parecen estrellas de mar
He escuchado tu voz en una concha:
el agua se aprende por la sed
la tierra, por los océanos atravesados;
la paz, por los cuentos de batalla
El agua se aprende por la sed
la tierra, por los océanos atravesados;
la paz, por los cuentos de batalla
El agua se aprende por la sed
la tierra, por los océanos atravesados;
la paz, por los cuentos de batalla
El agua se aprende por la sed
la tierra, por los océanos atravesados;
la paz, por los cuentos de batalla
9. Moscerini
Vivere in cima ai monti in mezzo ai campi,
morire nei parchi pubblici come santi,
vivere prigionieri nei piani futuri,
morire sdraiati tra i papaveri
Vivere felici, contenti e poveri,
morire senza pensieri con la febbre alta a Tangeri,
vivere tracciabili nei desideri, nei movimenti,
morire come rondini, moscerini, tossicodipendenti
E poi dormire da soli,
contare i secondi tra i lampi e i tuoni
per cercare di capire quanto sono lontani
bombardamenti e temporali
Vivere solitari in palazzi enormi,
morire tranquillo mentre dormi,
vivere con un milione di rituali,
morire e sentirsi immortali
Vivere dalla parte sbagliata delle acque territoriali,
morire e generare aurore boreali,
vivere con un cuore intermittente,
morire facendo finta di niente
Poi camminare da soli,
tranquilli nelle piogge torrenziali
La finestra del palazzo di fronte a tre metri,
ma tu vedi orizzonti infiniti
Vivere in un seminterrato su una scogliera,
morire, ma stasera chi se ne frega;
vivere insieme tutta la vita,
morire che ancora non mi sarai bastata
Vivere un milione di cose da immaginarsi,
morire a vent'anni, precipitare senza ferirsi,
vivere dove gli uragani non fanno vittime,
morire e ritrovarti nel deposito delle anime,
Vivere con guerre in sottofondo,
morire in una notte luminosa come il giorno
Poi dormire da soli,
contare i secondi tra i lampi e tuoni
per cercare di capire quanto sono lontani
bombardamenti e i temporali
Poi camminare da soli,
tranquilli nelle piogge torrenziali
La finestra del palazzo di fronte a tre metri,
ma tu vedi orizzonti infiniti
----
Vivir en la cima de los montes en medio de los campos,
morir en los parques públicos como santos,
vivir prisioneros en los planes futuros,
morir tumbados entre amapolas
Vivir felices, contentos y pobres,
morir sin pensamientos con la fiebre alta en Tánger,
vivir señalados en los deseos, en los movimientos;
morir como golondrinas, mosquitos, toxicodependientes
Y luego dormir solos,
contar los segundos entre los rayos y los truenos
para tratar de entender cómo están de lejos
bombardeamentos y temporales
Vivir solitarios en edificios enormes,
morir tranquilo mientras duermes,
vivir con un millón de rituales,
morir y sentirse inmortal
Vivir de la parte equivocada de las aguas territoriales,
morir y generar auroras boreales,
vivir con un corazón intermitentem
morir haciendo como si nada
Y luego caminar solos,
tranquilos en las lluvias torrenciales
La ventana del edificios de enfrente a tres metros,
pero tu ves horizontes infinitos
Vivir en un sótano sobre una acantilado,
morir, pero esta noche a quién le importa;
vivir juntos toda la vida,
morir y que todavía no me hayas sido suficiente
Vivir un millón de cosas que maginarse,
morir a los veinte años, precipitarse sin herirte,
vivir donde los huracanes no provocan víctimas,
morir y reencontrarse en el depósito de las almas
Vivir con guerras de fondo,
morir en una noche luminosa como el día
Y luego dormir solos,
contar los segundos entre los rayos y truenos
para tratar de entender cómo están de lejos
bombardeamentos y los temporales
Y luego caminar solos,
tranquilos en las lluvias torrenciales
La ventana del edificios de enfrente a tres metros,
pero tu ves horizontes infinitos
10. Viaggi disorganizzati
Questi sono giorni di miracoli,
di pianti, di comete,
vite bellissime bruciate,
di corone di spine
o di perle coltivate
Solo grandi spettacoli
e problemi irrisolvibili
Questi sono giorni di miracoli,
di cieli senza limiti,
cani abbandonati
ma invincibili,
di streaming, di canzoni,
eremiti nelle metropoli
Queste sono notti senza pericoli,
di nevi perenni,
prospettive di due anni,
di cieli superati
con viaggi organizzati
E tu che ti dimentichi
che è una corsa a ostacoli
Allegri e disperati
nei secoli dei secoli
dei secoli dei secoli
dei secoli dei secoli
Questi sono giorni di miracoli,
di conti che non tornano
e feriti che festeggiano,
di tramonti tropicali,
anime immortali
e bambini come oracoli
che ti guardano immobili
Questi sono giorni di miracoli,
di viaggi intergalattici,
cuori freddi tecnologici
e miliardi di miliardi di miliardi
di miliardi di miliardi
di miliardi di veicoli
Queste sono notti senza pericoli,
di nazioni con i debiti,
Internet senza limiti,
di cieli superati
con viaggi disorganizzati
E tu che ti dimentichi
che è una corsa a ostacoli
Allegri e disperati
nei secoli dei secoli
dei secoli dei secoli
…
Questi sono giorni di miracoli,
di pianti, di comete,
vite bellissime bruciate,
di corone di spine
o di perle coltivate
Solo grandi spettacoli
e problemi irrisolvibili
Questi sono giorni di miracoli,
di cieli senza limiti,
cani abbandonati
ma invincibili,
di streaming, di canzoni,
eremiti nelle metropoli
Queste sono notti senza pericoli,
di nevi perenni,
prospettive di due anni,
di cieli superati
con viaggi organizzati
E tu che ti dimentichi
che è una corsa a ostacoli
Allegri e disperati
nei secoli dei secoli
dei secoli dei secoli
dei secoli dei secoli
Questi sono giorni di miracoli,
di conti che non tornano
e feriti che festeggiano,
di tramonti tropicali,
anime immortali
e bambini come oracoli
che ti guardano immobili
Questi sono giorni di miracoli,
di viaggi intergalattici,
cuori freddi tecnologici
e miliardi di miliardi di miliardi
di miliardi di miliardi
di miliardi di veicoli
Queste sono notti senza pericoli,
di nazioni con i debiti,
Internet senza limiti,
di cieli superati
con viaggi disorganizzati
E tu che ti dimentichi
che è una corsa a ostacoli
Allegri e disperati
nei secoli dei secoli
dei secoli dei secoli
…
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10. Viajes desorganizados
Estos son días de milagros,
de plantas, de cometas,
vidas bellísimas quemadas,
de coronas de espinas
o de perlas cultivadas
Solo grandes espectáculos
y problemas irresolubles
Estos son días de milagros,
de cielos sin límites,
perros abandonados
pero invencibles,
de streaming, de canciones,
eremitas en las metrópolis
Estas son noches sin peligros,
de nieves perennes,
perspectivas de dos años,
de cielos superados
con viajes organizados
Y tú que te olvidas
de que es una carrera a obstáculos
Alegres y desesperados
en los siglos de los siglos
de los siglos de los siglos
de los siglos de los siglos
Estos son días de milagros,
de cuentas que no encajan
y feridos que festejan,
de atardeceres tropicales,
almas inmortales
y niños como oráculos
que te miran inmóviles
Estos son días de milagros,
de viajes intergalácticos,
corazones fríos tecnológicos
y miles de millones de millones de millones
de millones de millones
de millones de vehículos
Estas son noches sin peligros,
de naciones con las deudas,
internet sin límites,
de cielos superados
con viajes desorganizados
Y tú que te olvidas
de que es una carrera a obstáculos
Alegres y desesperados
en los siglos de los siglos
de los siglos de los siglos
…
Estos son días de milagros,
de plantas, de cometas,
vidas bellísimas quemadas,
de coronas de espinas
o de perlas cultivadas
Solo grandes espectáculos
y problemas irresolubles
Estos son días de milagros,
de cielos sin límites,
perros abandonados
pero invencibles,
de streaming, de canciones,
eremitas en las metrópolis
Estas son noches sin peligros,
de nieves perennes,
perspectivas de dos años,
de cielos superados
con viajes organizados
Y tú que te olvidas
de que es una carrera a obstáculos
Alegres y desesperados
en los siglos de los siglos
de los siglos de los siglos
de los siglos de los siglos
Estos son días de milagros,
de cuentas que no encajan
y feridos que festejan,
de atardeceres tropicales,
almas inmortales
y niños como oráculos
que te miran inmóviles
Estos son días de milagros,
de viajes intergalácticos,
corazones fríos tecnológicos
y miles de millones de millones de millones
de millones de millones
de millones de vehículos
Estas son noches sin peligros,
de naciones con las deudas,
internet sin límites,
de cielos superados
con viajes desorganizados
Y tú que te olvidas
de que es una carrera a obstáculos
Alegres y desesperados
en los siglos de los siglos
de los siglos de los siglos
…